Liposuzione Alimentare come funziona e quanto peso si perde

liposuzione alimentare

La liposuzione alimentare non è nient’altro che una dieta o una serie di regole alimentari che hanno lo scopo di ridurre il peso di una persona. Niente a che vedere quindi con la liposuzione ultrasonica, vera e propria operazione chirurgica, che elimina il grasso in eccesso tramite l’innesto di cannule che aspirano l’adipe. Si tratta di un nome che è stato dato dal Dott. Blackburn nel 1973 per una dieta con molte proteine, da qui il nome dieta blackburn.

liposuzione alimentare

Le diete ipocaloriche, quelle che spingono a tagliare le calorie, ridurre i carboidrati, mangiare di meno o a seguire qualche piano intermittente di digiuno sono destinate al fallimento. Tali piani di dieta falliscono perché si basano su una falsa premessa: si presuppone che mangiando di meno (che si tratti di assumere meno calorie, grassi, carboidrati, o proteine) ciò si tradurrà nella perdita di grasso corporeo.Avviene invece il contrario.

Queste sono le premesse alla base della liposuzione alimentare. È necessario quindi consentire al corpo di rilasciare il grasso che viene memorizzato nelle cellule adipose (questa parte si chiama ‘lipolisi’), e in secondo luogo a causa di lipolisi sarà quindi in grado di perdere il grasso in modo rapido, sicuro e in modo permanente.

Si perde così peso senza sforzo, senza fame, senza difficoltà o privazione di cibo. La formula della liposuzione alimentare indica come avviare la lipolisi e accelerarla in modo del tutto naturale e sicuro.

La gente inoltre non riesce a perdere peso perché crede alle bugie, miti e disinformazione messe in atto dal vasto e crescente peso che ha l’industria delle diete. È necessario smettere di credere ai miti e iniziare a perdere peso facilmente e in modo permanente.

Ad esempio, lo sapevate che l’esercizio fisico vigoroso non fa bruciare il grasso corporeo?  Che gli integratori a base di olio di pesce e pesce grasso dovrebbero essere completamente evitato? Che il digiuno e il basso contenuto di carboidrati nelle diete intermittenti rovinano la vostra salute e fanno ingrassare?

Che il cibo integrale è peggiore per la salute del cibo raffinato ? Che la maggior parte dei cereali, fagioli e verdure sono un male per la salute e dovrebbero essere evitati?

Dieta liposuzione alimentare

La dieta chetogenica Protein-Sparing Modified Fast  è un regime alimentare ipocalorico usato nella ricerca medica dagli anni settanta per il trattamento dell’obesità morbigena (coloro che hanno  indice di massa corporea maggiore di 40 kg/m2). Q

Come detto venne provata per la prima volta nel 1973 da Blackburn usando carne magra e proteine dell’albume d’uovo col fine di preservare la massa magra. La PSMF rientrerebbe nella definizione generica di dieta chetogenica, ovvero un regime alimentare in cui per definizione l’assunzione di carboidrati è inferiore ai 100 gr giornalieri (solitamente in media attorno ai 30-50 g/die), oppure è assente.

La PSMF nasce dalla necessità di portare ad una perdita di peso molto rapida nei soggetti fortemente obesi. In questa dieta, praticamente l’unica fonte calorica è rappresentata dalle proteine alimentari, che vengono fornite nella quantità di 1.2-1.5 g/kg sul peso ideale (usato per stimare la massa magra). Essa fornisce proteine di altà qualità, come carne magra, pollame e pesce, ad un livello tale da prevenire o attenuare fortemente la perdita di muscolo scheletrico, ma senza ostacolare i vantaggi del digiuno simulato, tra cui la soppressione dell’appetito, e l’affidamento quasi totale ai grassi e ai corpi chetonici (derivati dai grassi) come fonte energetica per il corpo.

Altri ricercatori proposero una variante di questo regime in cui veniva consumata una limitata quantità di carboidrati (30-45 g giornalieri), ma non tale da impedirne la definizione di dieta chetogenica. Questi osservarono che una limitata quantità di carboidrati migliorava il risparmio proteico, promuovendo la ritenzione di elettroliti e inibendo l’iperuricemia.

Il nome della dieta, tradotto come digiuno modificato per il risparmio proteico, lascia intendere che il fine è quello di simulare il digiuno garantendo il solo apporto del nutriente che può garantire il mantenimento della massa magra ed evitare una forte soppressione del metabolismo basale. Il digiuno e la dieta chetogenica (a bassissimo o nullo apporto di carboidrati) infatti condividono molti aspetti metabolici, fondamentalmente l’instaurarsi di uno shift metabolico che passa dall’uso di glucosio come principale substrato energetico (soprattutto per alcuni tessuti, detti glucosio-dipendenti), all’uso quasi esclusivo di acidi grassi e corpi chetonici. Questo aspetto ha portato i ricercatori a concludere che la forte restrizione di carboidrati tipica delle diete chetogeniche sia in grado di simulare le risposte metaboliche tipiche del digiuno prolungato.

Il regime PSMF prevede anche l’introduzione di vitamine e minerali, come un multivitaminico e 2-3 g di potassio, per compensare la carenza di micronutrienti dovuta allo scarso e limitato apporto di cibo. Inoltre viene previsto il consumo di almeno 2 litri di fluidi acalorici al giorno. L’assunzione calorica indotta dalla PSMF è molto bassa, attorno alle 600-800 kcal al giorno o meno, che tradotte in quantità di proteine (cioè l’unico nutriente calorico fornito) ammontano a circa 150-200 gr giornalieri. Questi valori fanno rientrare tale dieta sotto la definizione di Very Low Calorie Diet (VLCD), definita secondo alcuni, una dieta ipocalorica in cui l’apporto calorico è inferiore alle 800 kcal, secondo altri, una dieta in cui l’apporto calorico fornito corrisponde a meno del 50% del metabolismo basale dell’individuo[21].

Le perdite di grasso spesso registrate con la PSMF possono corrispondere a circa 0.2 kg al giorno per le donne e 0.3 kg al giorno per gli uomini[7][10], e in 6 settimane si può assistere ad una riduzione media di 14 kg di grasso, mantenendo la massa magra. I benefici indotti dalla PSMF non si limitano alla sola perdita di grasso corporeo, ma possono consistere anche in un miglioramento dei valori pressori, della glicemia e della lipidemia. La PSMF è usata ancora oggi per il trattamento dell’obesità grave, dove il rischio di seguire tale approccio risulta inferiore al rischio associato allo stato di forte obesità, ma deve essere seguita sotto supervisione medica. Infatti, la PSMF ha dimostrato di essere più efficace per i soggetti obesi che per i soggetti magri.

Questo può essere dovuto al fatto che il grasso fornisce un effetto protettivo sul mantenimento della massa magra, pertanto i soggetti con una bassa percentuale di massa grassa sono soggetti ad un maggiore rischio di riduzione della massa magra tramite questo regime dietetico. Tale rischio è dovuto soprattutto all’eccessiva restrizione calorica (VLCD), la quale è in grado di compromettere la massa magra e di sopprimere il metabolismo basale.

L’approccio PSMF viene anche usato nell’ambito sportivo per portare a perdite di grasso molto rapide, ad esempio nel culturismo. In anni recenti la PSMF è stata proposta e ricorretta da alcuni autori in forma modificata e perfezionata come efficace approccio dietetico a breve termine per lo sportiv

Pochi carboidrati con molti aminoacidi e proteine che si assumono con intergratori, per questo deve essere redatta da un medico .L ‘organismo deve essere portato nello stato di acetonemia cioè deve utilizzare l’adipe di riserva in eccesso.

Questa dieta dura 20 giorni e fa perdere circa il 10% del proprio peso ed è costituita da 3 fasi.

La prima fase è quella dell‘alimentazione con molte proteine in cui si riducono i carboidrati ad un massimo di 50 grammi e si mangiano alcuni prodotti proteici che sostituiscono totalmente gli alimenti.

Nella seconda fase della dieta si assumono ancora proteine e si riducono i carboidrati, ma si cominciano a sostituire i prodotti a base di proteine con la carne, uova o pesce.

Nella terza fase di alimentazione equilibrata il peso forma dovrebbe essere ormai raggiunto per cui si reimmettono piano piano i carboidrati  e si impara a mantenere il peso raggiunto.

Una spinta per bruciare i grassi con alcuni alimenti arriva dalla PIPERINA e dalla CURCUMA. Questo incredibile integratore acquistabile online accellera il processo di digestione degli alimenti favorendo l’assorbimento di adipe in eccesso.

Dieta amin 21k

Amin 21K è un integratore alimentare che è prodotto da Italfarmacia e che può essere acquistato spesso in offerta anche online. Disponibile in diversi gusti consigliamo l’uso sotto stretto controllo medico. Si utilizza per effettuare una dieta che prevede solitamente nei primi 10 giorni l’alimentazione solo con bustine o con bustine e cibi ricchi di calorie, per i successivi 10 giorni un’alimentazione ipocalorica e di nuovo altri 10 giorni con bustine Amin 21k (una bustina da 15 grammi contiene 268 kj).

Dieta oloproteica

dura tre settimane, 21 giorni nella prima fase e 42 giorni nella seconda e permette di eliminare dal 7 al 10% del proprio peso corporeo. Perfezionamento della dieta blackburn anche in questo caso è basata su pochi carboidrati e molte proteine.

  • tra i 10 ed i 20 grammi di carboidrati provenienti da frutta e vegetali
  • olio di oliva per i lipidi
  • proteine provenienti al 50% da aminoacidi con integratori e dal restante 50% da carne bianca e uova

Eleuterococco nella dieta per dimagrire

Conosciuto anche come ginseng siberiano, l’eleuterococco è un’erba utile per continuare a dimagrire, poiché mantiene attivo il metabolismo e ti consente di continuare a bruciare il grasso della pancia. A questa sua funzione ne associa un’altra, altrettanto importante quando si inizia a perdere peso, ovvero un’azione tonificante. Grazie alla presenza di steroli e lignani ti permetterà di evitare che la pancia risulti molle e i tessuti flaccidi.

Lo puoi bere due volte al giorno, al mattino e alla sera o pomeriggio, si compra in erboristeria oppure online in pasticche. Se trovate la radice essiccata di eleuterococco in taglio tisana, cioè pronta per essere utilizzata, potete metterne un cucchiaino in una tazza d’acqua (circa 200 ml); fate bollire per 10 minuti, togli dal fuoco e lascia in infusione per altri 10 minuti, filtra e bevi due volte al giorno, al mattino e nel primo pomeriggio, per due settimane. Se vuoi, puoi dolcificare, ovviamente non con lo zucchero, ma con la stevia.

Integratori alimentari

ci sono i cosiddetti integratori che favoriscono la termogenesi, ovvero la produzione di calore all’interno del corpo, ad esempio c’è Kilokal. Aumentare la produzione di calore significa innalzare il metabolismo che va ad intaccare il grasso localizzato che abbiamo accumulato nel corso del tempo.

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