Tallonite tra le Cause anche le scarpe
La tallonite è un problema che colpisce moltissime persone, non solo gli sportivi che stressano pesantemente il piede. La fascite plantare può causare infatti una fitta dolorosa anche quando ci si sveglia al mattino o dopo che si è stati seduti per molto tempo. Si tratta dell’infiammazione di quella fascia fibrosa che parte dal calcagno e corre sotto la pianta del piede. Quando si comincia a camminare, il problema si attenua un po’, ma si ripropone nel corso della giornata, per poi scomparire durante la notte.
Cause
la tallonite potrebbe essere dovuta ad un eccessivo utilizzo di scarpe con tacchi alti, ma anche ballerine, sandali infradito. Potrebbe essere la conseguenza di un trauma sportivo, ma anche essere scatenata anche da problemi di tipo neurologico, metabolico o congenito. Anche la borsite può portare ad una tallonite oppure un’infiammazione alla fascite plantare.
Rimedi
Se il dolore non va via da solo in 2-3 giorni bisogna andare da uno specialista. Non lasciatevi fuorviare dal fatto che il dolore va e viene: se trascurata, la fascite può diventare cronica, provocando una calcificazione sotto il calcagno (spina calcaneare). Per curarla bisogna stare a riposo, prendere un antinfiammatorio in compresse come il diclofenac (per 5 giorni) e applicare del ghiaccio per circa 15 minuti 2 volte al giorno, per almeno una settimana. Passati 10 giorni, potrai fare la terapia con le onde d’urto: con 4-6 applicazioni sarai a posto.
L’infiammazione del cuscinetto calcaneare (la formazione adiposa che protegge l’osso) provoca un bruciore continuo al calcagno, come tante punture di spilli. La terapia è la stessa della fascite, ma ti verrà prescritta una talloniera in silicone da indossare tutto il giorno e dovrai aggiungere la fisioterapia: 10 sedute di tecar più laser (30-40 minuti in tutto, 3 volte la settimana). E in meno di un mese sarete guariti.
Consigli
Mettete una bottiglia d’acqua congelata sotto la pianta del piede e falla rotolare in avanti e indietro: attenua
il dolore e restituisce elasticità alla zona.
Evitate di comprare talloniere in silicone se non te le prescrive il medico e lasciate stare i cerotti antinfiammatori. Non vi fanno guarire e possono “nascondere” i sintomi e la gravità del problema, aumentando il rischio che si cronicizzi.
Fare stretching: con la gamba tesa, flettete delicatamente verso di voi il piede fino a raggiungere i 90°, e poi rilasciatelo lentamente. Ripetete 5 volte consecutive, al mattino e alla sera. Insomma fate allungamenti per il polpaccio e per il tendine di Achille, soprattutto se la tallonite è dovuta ad un’infiammazione della fascite plantate.
Se vi piace correre usate sempre scarpe di qualità: devono attutire bene l’impatto sul terreno (chiedi aiuto nei negozi specializzati). E cercate di evitare fondi troppo duri: meglio l’erba o la terra del cemento.