Botox funziona davvero? Gli effetti indesiderati
I trattamenti a base di botox, la tossina botulinica, sono in costante aumento in Italia. Secondo i dati di Aiteb, associazione italiana terapia estetica botulino, lo scorso anno si è avuto un incremento del 12,5%. Il botox viene utilizzato indistintamente da donne e uomini per distendere le rughe. Ma funziona davvero? Ci sono effetti indesiderati?
Secondo gli specialisti è un farmaco a tutti gli effetti, con alle spalle numerosissimi studi clinici che ne dimostrano la sicurezza e l’efficacia. La tossina botulinica di tipo A si accompagna con un foglietto illustrativo che riporta posologia, indicazioni, avvertenze e rischi. Viene utilizzata dal 1989 per curare lo strabiscmo è il tic delle palpebre ma i suoi campi di applicazione arrivano anche al trattamento di vescica iperattiva, distonia spastica, iperidrosi e Parkinson. Dal 2002 la FDA ha approvato il suo utilizzo per fini estetici . Da allora l’utilizzo ha conosciuto il successo anche in Italia.
I rischi e gli effetti indesiderati
Si tratta di una sostanza piuttosto sicura, molto studiata anche più di altri antirughe e filler. Funziona veramente per le rughe glabellari e per il contorno occhi. È registrata come farmaco quindi la sua applicazione e super seguita. Ci sono numerosi test clinici che ne dimostrano l’efficacia, i rischi sono comunque presenti.
A scopo estetico le microunità di tossine iniettate sono 15 volte inferiori a quelle inoculate a fini terapeutici, non comportano per il paziente rischi particolari. Va ricordato in ogni caso che gli effetti sono limitati del tempo, per cui nell’arco di 3-4 mesi si ritorna alla situazione iniziale, anche se i risultati sono indesiderati.
Uno dei limiti del botulino è proprio questo, i suoi effetti limitati nel tempo che variano da paziente a paziente. Mediamente durano quattro mesi, ma per qualcuno anche sei mesi.
L’abbassamento della palpebra ovvero ptosi palpebrale è l’unico reale rischio in cui si può incorrere. Dipende da due motivi: incapacità del medico che effettua l’infiltrazione, che inocula la tossina nel punto sbagliato, troppo vicino al muscolo elevatore della palpebra. C’è anche una negligenza da parte del paziente che non si attiene alle avvertenze che vanno poste trattamento.
Per sei ore infatti occorre evitare di sfregarsi gli occhi struccarsi, fare saune esporsi al sole o indossare occhialini da piscina. La tossina infatti viene diluita con della soluzione fisiologica . Se si massaggiano la fronte, gli occhi. il botox può camminare, spostandosi lateralmente in basso fino a colpire muscoli che regolano l’apertura e la chiusura della palpebra. Anche l‘effetto da strega cattiva ovvero con le sopracciglia alzate è uno dei rischi a cui si può incorrere. Anche in questo caso si tratta di un errore medico, la tossina non deve essere infiltrata in modo da bloccare tutte le fibre del muscolo frontale. Così l’area centrale delle sopracciglia, tirata verso l’altro, si inarca, disegnato il tipico sguardo da cattivo o da cattiva, alla “mangiafuoco”.
Vip rovinati dal Botox
Vittime di un eccessivo uso di botox ci sono attrici indimenticabili ma ormai quasi irriconoscibili. Tra i tanti esempi ricordiamo il sorriso alla Joker di Meg Ryan, la protagonista di Harry ti presento Sally; il viso immobile della cantante Cher, che ammette di essere conosciuta come l’icona vivente della chirurgia estetica; lo sguardo eternamente sorpreso di Jessica Lange, che oltre al taglio degli occhi ha perso i tratti somatici più caratteristici del suo bel viso. I volti degli uomini non sono da meno, come quello sfigurato dalle cicatrici di Mickey Rourke, oggi ben lungi dal fascino delle sue Nove settimane e 1/2, o quello stirato e asimmetrico di Sylvester Stallone.
Con i ritocchi ha un po’ esagerato anche Carla Bruni: non serve un occhio clinico per accorgersi di quanto la tossina abbia compromesso i suoi tratti aggraziati e fatto coming out sull’utilizzo di punturine al Botox anche Nicole Kidman. La star hollywoodiana ha ammesso di aver sempre inseguito il sogno dell’eterna giovinezza e per questo di aver fatto ricorso al botulino, ma poi ha precisato di non essere stata pienamente soddisfatta dei risultati e per questo non ne farebbe più uso. Ammissione, e relativo pentimento, anche per la cantante Kylie Minogue: «Oggi preferisco essere più naturale, ma in passato l’ho provato», ha confessato pubblicamente.
Anne Hathaway si è trovata ad affrontare questo problema quando di anni ne aveva soltanto ventitré