fisioterapia Archives - Salute News https://www.salutenews.eu/category/fisioterapia/ blog dedicato al mondo della salute e medicina Wed, 22 Mar 2023 10:34:25 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 Come si diventa fisioterapista? Le tappe principali del percorso formativo https://www.salutenews.eu/come-si-diventa-fisioterapista-le-tappe-principali-del-percorso-formativo/ Thu, 23 Mar 2023 10:29:00 +0000 https://www.salutenews.eu/?p=1214 Oggi vedremo nel dettaglio come si articola il percorso di formazione finalizzato all’esercizio della professione di fisioterapista nell’Italia del 2023. Elencheremo ed analizzeremo i principali step, con l’obiettivo di fornire un orientamento iniziale ai...

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Oggi vedremo nel dettaglio come si articola il percorso di formazione finalizzato all’esercizio della professione di fisioterapista nell’Italia del 2023. Elencheremo ed analizzeremo i principali step, con l’obiettivo di fornire un orientamento iniziale ai tantissimi giovani che vorrebbero intraprendere una carriera in questo settore.

Per chi non lo sapesse, la normativa che regola l’accesso alla professione di fisioterapista (e, in generale, alle professioni sanitarie) ha subito diverse modifiche nel corso degli anni.

Sono stati introdotti nuovi requisiti tanto per aprire uno studio di fisioterapia ed esercitare l’attività “in proprio”, quanto per operare nel SSN e/o nella sanità privata, tra cui il conseguimento del Diploma di Laurea in Fisioterapia e di eventuali specializzazioni.

Naturalmente, una volta completato il percorso di studi ed ottenuta l’abilitazione all’esercizio della professione, è importante che i fisioterapisti mantengano aggiornate le proprie competenze generiche e specifiche, in modo da poter offrire un servizio sempre più qualificato ai pazienti.

Tra gli aggiornamenti obbligatori per i fisioterapisti – come per tutto il personale sanitario – c’è quello ECM.

Al riguardo segnaliamo che i servizi online dedicati ai professionisti del settore come i corsi ecm fad di Ebookecm.it danno  modo di ottenere crediti senza dover partecipare ad attività formative in presenza.

Detto ciò, cominciamo dal principio: qual è il primo passo da affrontare per diventare fisioterapista? E quali sono le tappe successive? Ecco tutto ciò che dovete sapere.

01 – Corso di Laurea in Fisioterapia

Una volta terminato il ciclo scolastico, dopo aver sostenuto e superato gli esami di maturità, chi ambisce a svolgere la professione di fisioterapista è tenuto ad iscriversi al Corso di Laurea in Fisioterapia, facente parte della Facoltà di Medicina e Chirurgia.

Tale corso ha una durata di tre anni e comprende un tirocinio formativo, la cui frequenza è obbligatoria per tutti gli studenti.

Ciò permette di ottenere, contestualmente al Diploma di Laurea Triennale in Fisioterapia, anche l’abilitazione ad esercitare la professione in Italia.

Ricordiamo che l’accesso al corso è a numero programmato e che la selezione avviene mediante un test di ingresso che si tiene in due date uniche per tutto il territorio nazionale: la prima per le università pubbliche, la seconda per quelle private.

02 – Laurea Specialistica e/o Master

Nonostante la laurea triennale sia sufficiente per iniziare a lavorare come fisioterapista, alcuni studenti scelgono di proseguire la propria formazione con la laurea magistrale, con un master di I livello o con altri corsi di specializzazione offerti da istituti privati.

Il Corso di Laurea Magistrale, incluso nella Classe delle Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie (LM/SNT2), dura due anni e consente l’accesso ai master di II livello.

Sebbene il biennio magistrale non sia obbligatorio per diventare fisioterapisti, risulta comunque utile sia allo scopo di ampliare le proprie conoscenze e competenze in questo ambito, sia per acquisire ulteriori titoli e, di conseguenza, avere maggiori chance di superare un concorso nella sanità pubblica (o ricevere proposte lavorative migliori).

03 – Formazione continua

La legislazione italiana stabilisce l’obbligo, per numerose categorie professionali (appartenenti o meno al settore medico e sanitario), di frequentare corsi di formazione ed aggiornamento anche nel periodo post-laurea. Tali corsi possono svolgersi tanto di presenza, quanto in modalità “didattica a distanza” (ovvero online). Inoltre, a seconda della durata e del monte ore, è previsto il riconoscimento di un tot di crediti formativi.

La formazione continua va considerata come un’opportunità per allargare il proprio bagaglio di conoscenze. Non solo: in base al tipo di corsi, è possibile acquisire nuove skills e/o specializzarsi in un determinato ambito della professione, così da accedere a posizioni di maggiore prestigio e, quindi, ben retribuite.

Anche per i freelance, comunque, l’aggiornamento ha una grande importanza, in quanto consente di alzare gli standard di qualità dei servizi ed intercettare una fetta sempre più vasta di pubblico.

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Gli infortuni al ginocchio più frequenti https://www.salutenews.eu/gli-infortuni-al-ginocchio-piu-frequenti/ Mon, 13 Jun 2022 20:14:20 +0000 https://www.salutenews.eu/?p=1189 Che tu sia uno sportivo o non, devi sapere che il ginocchio è una delle parti del corpo più delicate e più soggette ad infortunio. Può capitare una caduta accidentale, una distorsione, un colpo,...

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Che tu sia uno sportivo o non, devi sapere che il ginocchio è una delle parti del corpo più delicate e più soggette ad infortunio. Può capitare una caduta accidentale, una distorsione, un colpo, e ti ritrovi a dover gestire lancinanti dolori, visite frequenti dall’ortopedico e necessità ad indossare il tutore ginocchio. Ma quali saranno questi infortuni frequenti che possono colpire le ginocchia? Come vengono trattati i diversi casi?

Rottura al legamento crociato

Se segui lo sport ne avrai sentito spesso parlare soprattutto tra i calciatori: la rottura del legamento crociato è tra le lesioni più comuni. Si stimano ogni anno circa 3 mila interventi chirurgici di ricostruzione. Questo perché si verifica una lacerazione del legamento, il quale risulta instabile cronicamente. Se non curato per tempo, o comunque se preso sotto gamba, questo tipo di infortunio può provocare ulteriori problematiche alle ginocchia, per cui previo consiglio specialistico si consiglia sempre l’approccio chirurgico.

Lesioni dei legamenti laterali

Se quella che abbiamo visto prima è la rottura del legamento crociato anteriore, degne di menzione sono anche le lesioni che spesso subiscono i legamenti laterali del ginocchio. Siamo davanti ad un infortunio meno grave che non sempre va trattato chirurgicamente, a meno che non si verifichino delle avulsioni ossee al legamento o delle ulteriori lesioni al ginocchio. Ad ogni modo può anche bastare una cura conservativa (e solo in caso di insuccesso di quest’ultima si considera la via chirurgica).

Fratture del menisco

Tanto quanto i legamenti crociati, le fratture del menisco e della rotula sono le lesioni più comuni tra gli sportivi. Si tratta di infortuni che di solito sono conseguenza di un trauma, in particolare di una scorretta rotazione del ginocchio (che può avvenire sia durante lo sport sia a causa di attività degenerative che interessano la vita di tutti i giorni). Queste fratture vengono trattate chirurgicamente ovviamente e dopo richiedono una riabilitazione per far sanare completamente la lesione. In particolare quando si tratta di menisco, lo scopo è cercare di preservare il più a lungo possibile il suo tessuto, in quanto avendo la funzione di ammortizzare l’articolarità del ginocchio, non può usurarsi del tutto.

Consumo della cartilagine

Altra lesione molto comune che interessa il ginocchio concerne la cartilagine che si consuma. Questa tipologia di danno può avere profondità diverse. Si va infatti da abrasioni in superficie, a solchi più profondi, passando a vere e proprie lacerazioni che si combinano con la totale avulsione di frammenti di cartilagine. Qualora poi la lesioni si allarghi anche all’osso, allora si parla di un danno osteocondrale. Come si trattano le lacerazioni della cartilagine? Sicuramente con le moderne tecniche rigenerative orto- biologiche il cui scopo è di favorire l’articolazione del ginocchio ripristinando del tutto il suo funzionamento. Ovviamente in casi molto drastici è possibile anche ricorrere al trapianto di cartilagine o trapianto di osso – cartilagine.

Lussazione della rotula

Andiamo ora in particolare alla rotula analizzando i casi delle lussazioni, che di solito si verificano sia per eventi traumatici che per eventi non traumatici. In ogni caso, il ginocchio tende a gonfiarsi e ad essere dolorante per circa due-sei settimane. Richiede di essere immobilizzato con una ginocchiera e di essere trattato con una terapia farmacologica a base di antidolorifici e antinfiammatori. In base alla gravita, sarà l’ortopedico a valutare se sussiste l’indirizzo ad un intervento chirurgico.

Fratture del ginocchio

Infine ma non per importanza ricordiamo anche le fratture che si possono verificare al ginocchio. Oltre alla gamba e alla caviglia, questo è l’infortunio più ricorrente che non si può non risolvere che con un intervento e un lungo periodo di riabilitazione. Anche in questo caso, la lesione interessa per la maggiore gli sportivi, sebbene possa manifestarsi anche in una persona comune.

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Bendaggio con Kinesiotape per Caviglia come funziona https://www.salutenews.eu/bendaggio-con-kinesiotape-per-caviglia-come-funziona/ Mon, 18 Nov 2019 07:12:31 +0000 http://salutenews.eu/?p=990 Il bendaggio funzionale è definito come un’ortesi, una fasciatura, per lo più adesiva, la cui funzione è generalmente terapeutica ed evita la maggior parte dei problemi derivati ​​dall’immobilizzazione ad esempio di spalla, caviglia, ginocchio. in traumatologia sportiva....

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Il bendaggio funzionale è definito come un’ortesi, una fasciatura, per lo più adesiva, la cui funzione è generalmente terapeutica ed evita la maggior parte dei problemi derivati ​​dall’immobilizzazione ad esempio di spalla, caviglia, ginocchio. in traumatologia sportiva. E’ utile anche per la rieducazione in ortopedia e per la gestione del dolore.

Per il bendaggio di nuova concezione, soprattutto per le distorsioni alla caviglia, si usa il kinesiotape (Kinesiology Taping) chiamato anche nastro Kinesiologico, Kinesiotapeo Neuromuscular Bandage (VNM),  un metodo di bendaggio speciale che, a differenza dei classici bendaggi utilizzati nella riabilitazione, consente il movimento dell’area bendata. Questo grazie alle caratteristiche speciali delle bende utilizzate e alla loro forma di applicazione.

Qualche anno fa, quando volevi applicare una benda, si pensava rapidamente di immobilizzare l’area interessata per prevenire ulteriori danni. Questa è la principale differenza di questo bendaggio con il bendaggio funzionale, poiché NON viene utilizzato per immobilizzare, ma al contrario, il bendaggio è stato creato con il concetto che il movimento e un corretto apporto di sangue e linfatico contribuiscono al recupero del infortunio.

caviglia bendaggio kinesiotape

caviglia bendaggio kinesiotape

A seconda dell’obiettivo, la benda funzionale ci offre bendaggi con tre diverse tecniche:

    • Tecnica di immobilizzazione : il movimento dell’area lesa viene annullato, quindi viene anche chiamato tecnica dura, di solito con nastro non elastico (nastro) ed è praticamente esclusivo per lo sport.
    • Tecnica di contenimento : limita il movimento ma non lo annulla, la sua funzione è terapeutica. Di solito si usano bende adesive elastiche con bende preventive o coesive (si attaccano su se stesse).
    • Tecnica mista o combinata: è una miscela delle due precedenti, limita il movimento mediante bendaggio elastico + nastro con prevenzione. Il suo scopo è preventivo, terapeutico e sportivo .

I meccanismi d’azione della benda funzionale sono diversi:

    • Azione meccanica : è l’azione predominante perché consiste nella sostituzione funzionale degli elementi lesi per garantire stabilità. È essenziale per questo buon risultato posizionare perfettamente le strisce di bendaggio con le lunghezze appropriate, negli appositi bracci della leva, ecc.
    • Azione stereocettiva : avvisa l’individuo quando riproduce il meccanismo della lesione perché c’è un’importante trazione sulla pelle quando sono richieste le strisce attive.
    • Azione psicologica : sensazione di protezione.
    • Azione propriocettiva .

La benda neuromuscolare , nel frattempo, ci offre diverse tecniche di natura molto diversa:

    • Tecniche di tonificazione / rilassamento muscolare : il kinesiotape consente, attraverso la direzione in cui viene applicato, di regolare il tono muscolare ponendo fine ad un effetto tonificante o rilassante sul muscolo.  verrà applicato dall’origine all’inserimento e nella direzione opposta se si desidera rilassarsi. Il meccanismo d’azione che spiega questo effetto si basa sulle fibre elastiche della banda che si ritraggono verso il punto che si attacca per primo, quindi tonificando o rilassando a seconda del punto (inserimento o origine) che applichiamo per primo. Attraverso un fenomeno complesso che coinvolge connessioni crociate nel sottocute, innervazione e allungamento dei muscoli, questo effetto si ottiene.
    • Tecnica del legamento : viene utilizzato per limitare parzialmente o immobilizzare il tessuto connettivo della capsula e dei legamenti. Come già sappiamo che il VNM si ritrae verso il punto che viene applicato per la prima volta, nella tecnica del legamento è fissato dal centro alle estremità; in modo che la retrazione dalle ancore al centro provochi una stimolazione della propriocezione che aiuta a recuperare il movimento normale e fisiologico.
    • Tecnica di correzione della posizione articolare: il suo obiettivo è quello di cambiare leggermente la posizione delle diverse ossa che formano un’articolazione. Si applica con la benda nel massimo allungamento in modo tale da stimolare i meccanorecettori e il corpo reagisce adattando la sua postura (in questo senso sembra simile all’azione stereocettiva della benda funzionale).
    • Tecnica linfatica : nella tecnica linfatica, la pelle dell’area da trattare viene preferibilmente stirata da una postura adeguata e quindi il nastro viene applicato senza stiramento sulla pelle; Questo stimola e aiuta la rimozione del liquido linfatico, portando all’edema (o ad un accumulo di liquido più modesto ma più localizzato) verso i linfonodi.
    • Tecnica neuromuscolare ( taping segmentale): si basa sulla relazione segmentale tra visceri, pelle, muscolatura e scheletro per innervazione. Questa relazione segmentale rende possibile il trattamento dei disturbi negli organi più profondi attraverso la parte superficiale della pelle . Da qui può essere usato per trattare incontinenza da stress, dolori mestruali, disturbi muscolari del diaframma, dolori , ecc.

I meccanismi di azione e le tecniche di applicazione non possono essere più diversi. Nel bendaggio neuromuscolare, ad eccezione della tecnica del legamento, nessun altro ha una somiglianza con il bendaggio funzionale, anche se poi vedremo che questo non è un ostacolo per avere tutte le sue indicazioni e alcune altre.

 

Materiale necessario

È qui che la fasciatura neuromuscolare vince battendo. Mentre la benda funzionale ha bende elastiche colorate “carne”, prevenzione e cerotto adesivo bianco, la varietà di colori e stampe in cui viene venduto il kinesiotape l’ ha messa all’altezza di indumenti moderni ed eleganti. Naturalmente questa non è una funzione clinica che possiamo assegnare alla benda, ma in un mondo di “vetrina” in cui ciò che viene visto e sembra più prezioso di ciò che funziona, è noto che vende molto bene.

Noi consigliamo l’acquisto di questi ROTOLI DI NASTRO KINESIOLOGICO che abbiamo utilizzato con successo per le nostre fasciature.

È vero che nei corsi e nei video abbiamo visto bendaggi funzionali realizzati con strisce colorate, ma di solito vengono utilizzati precisamente in ambienti educativi per comprendere più facilmente la direzione delle strisce e la cronologia nella loro applicazione.

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Indicazioni e controindicazioni

L’indicazione principale del bendaggio funzionale è la traumatologia sportiva sia preventiva che riavvia l’attività. Nella sezione terapeutica viene utilizzato in

    • Indicazioni capsuloligamentari : la fasciatura funzionale costituirà un piano legamentoso supplementare artificiale.
    • Patologie tendinee la fasciatura consisterà in un sistema di sostituzione dell’azione muscolare (ad esempio nell’epicondilite) che consente un minimo movimento antagonista.
    • Patologia muscolare : è indicata in stiramenti, strappi e allungamenti delle fibre muscolari (come lombalgia).

Le indicazioni del kinesiotape , come abbiamo visto, vanno dal rilassamento muscolare o l’attivazione, alla correzione delle posizioni articolari attraverso il taping segmentale (grande eterogeneità delle indicazioni), drenaggio linfatico e indicazioni capsuloligamentarie. La benda neuromuscolare ha come indicazioni tutta la benda funzionale, oltre a una vasta gamma di altre patologie.

Le controindicazioni della nastratura sono allergia materiale utilizzato, edemi sostanziali (che può essere un’indicazione della kinesiotape ), trofica, vascolare e / o neurosensoriale (altre possibili indicazioni della VNM), fragilità o pelle ferite, disturbi dermatologici disturbi estese e lesioni grave che richiede una rigorosa immobilizzazione. In controindicazioni entrambe le tecniche sono omogenee perché trombosi, ferite, traumi gravi, carcinomi, gravidanza e disturbi della pelle sono gli stati in cui il kinesiotape non è raccomandato.

Bendaggio caviglia

Fino a qualche anno fa il trattamento della distorsione alla caviglia consisteva nell’immobilizzare la caviglia per 15, 20, fino a 30 giorni. Ciò comportava il rischio di una caviglia gravemente guarita con dolore cronico, rigidità e instabilità. Un protocollo sicuramente economico a breve termine, ma con risultati pessimi e quindi costoso per la persona a lungo termine. VIENE USATA CON SUCCESSO LA CAVIGLIERA AIRCAST

In caso di distorsione alla caviglia moderata o grave , è necessario escludere dai raggi X, che possano esserci una frattura o una fessura dell’osso .

In minor distorsioni possono anche essere il caso che non vi sia poca lesione legamento ma può essere presente che causano articolare bloccaggio tendenza al dolore cronico , infiammazione cronica , e l’instabilità , come talvolta accade nel sottoastragalica.

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Cavigliera Aircast Funziona per le Distorsioni alla caviglia? https://www.salutenews.eu/cavigliera-aircast-funziona-per-le-distorsioni-alla-caviglia/ Thu, 07 Nov 2019 17:57:44 +0000 http://salutenews.eu/?p=979 Le distorsioni della caviglia , quelle che interessano il legamento laterale, sono le lesioni più comuni. Non vengono colpiti solo gli sportivi ma anche coloro che camminando inciampano o prendono una buca. La classica...

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Le distorsioni della caviglia , quelle che interessano il legamento laterale, sono le lesioni più comuni. Non vengono colpiti solo gli sportivi ma anche coloro che camminando inciampano o prendono una buca. La classica “storta” del piede può quindi colpire chiunque.

La distorsione alla caviglia viene normalmente trattata con ghiaccio e una fasciatura elastica che ne accelera la guarigione. La cavigliera Aircast è utilizzata con successo perchè utilizza un concetto nuovo di immobilizzazione. Vengono usati due tutori laterali in materiale interno rigido e morbido di appoggio. La caviglia in questo modo rimane stabile ed il dolore diminuisce. I tempi di guarigione sono ridotti al minimo.

La cavigliera Aircast funziona?

L’uso di una cavigliera Aircast per il trattamento delle distorsioni della caviglia del legamento laterale produce un miglioramento significativo della funzionalità dell’articolazione della caviglia sia in 10 giorni che in un mese rispetto alla gestione standard con un bendaggio elastico di supporto. Lo studio di riferimento con i test effettuati sui pazienti colpiti da distorsione è consultabile a questo indirizzo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15665204

la cavigliera AIRCAST SI TROVA IN OFFERTA SU AMAZON

Bendaggio per la distorsione alla caviglia

Avvolgere una caviglia troppo stretta può limitare la circolazione sanguigna e ciò interferirà con la guarigione causando danni ai tessuti del piede. Avvolgere la caviglia in modo troppo blando invece consentirà troppo movimento e impedirà ai legamenti di ottenere il supporto di cui hanno bisogno per recuperare.

CAVIGLIERA-AIRCAST

Prima di avvolgere la caviglia, ricordati di fare queste cose.

  • Lavala delicatamente e asciugala.
  • Tieni pronti i materiali di cui hai bisogno.
  • Prenditi il ​​tuo tempo nel trattamento della lesione.

Il modo di avvolgere correttamente la caviglia dipenderà dal tipo di:

  • bendaggio
  • nastro
  • altro involucro che usi

Benda ACE

I bendaggi a marchio ACE sono tra i bendaggi elastici più comunemente usati per avvolgere feriti:

  • caviglie
  • ginocchia
  • altre articolazioni

bendaggio caviglia

Per utilizzare una benda elastica, attenersi alla seguente procedura:

PASSAGGI PER BENDARE UNA CAVIGLIA

  1. Assicurati di avere abbastanza bendaggio per avvolgerlo più volte attorno alla caviglia e al piede. Tieni le forbici a portata di mano per tagliare la benda quando hai finito di avvolgere.
  2. Inizia avvolgendo il nastro due volte attorno alla sfera del piede sotto le dita.
  3. Procedi salendo avvolgendo la benda più volte attorno al piede e alla caviglia in uno schema a otto cifre.
  4. Mantieni la benda tesa.
  5. Termina avvolgendo la benda due volte attorno alla parte inferiore della gamba, un paio di pollici sopra la caviglia. La benda dovrebbe coprire tutto, dalla palla del piede fino alla caviglia, compreso il tallone.
  6. Posizionare la piccola chiusura o il velcro fornito con la benda elastica sull’estremità del rotolo per tenerlo in posizione. Alcune bende sono autoadesive.
  7. L’avvolgimento dovrebbe essere abbastanza solido da impedire alla caviglia di muoversi, ma non dovrebbe sembrare scomodo. Se inizia a far male o il piede si sente male, come se non avesse abbastanza circolazione, togli la benda e riprova.

Bendaggio caviglia con nastro kinesiologico

Il nastro kinesiologico (POTETE COMPRARLO ONLINE), o KT, è realizzato in cotone e un adesivo acrilico di grado medico.

Tira o solleva delicatamente la pelle, eventualmente riducendo l’infiammazione e dando un leggero supporto alla caviglia. In allegato a KT è presente la carta che si staccherà quando si applica il nastro sulla pelle.

8 PASSAGGI PER IL CONFEZIONAMENTO CON NASTRO KT

  1. Strappare un pezzo di KT che è abbastanza lungo da allungarsi da un lato della caviglia, sotto il piede e dall’altro lato della caviglia.
  2. Sedersi con il piede ad un angolo di 90 gradi rispetto alla parte inferiore della gamba.
  3. Posiziona la parte centrale della striscia di nastro sul fondo del piede lungo l’area spessa tra il tallone e l’arco. Premere con decisione dopo aver rimosso la carta.
  4. Porta un’estremità del nastro sul lato della caviglia. Continuare a premere delicatamente, ma con fermezza per evitare la formazione di bolle d’aria sotto il nastro.
  5. Se inizi dalla parte interna della caviglia, ruota la caviglia verso l’esterno in modo che ci sia un leggero tratto nella pelle che stai registrando.
  6. Premi il nastro sull’altro lato della caviglia. Se hai iniziato con la parte interna della caviglia, ruota la caviglia verso l’interno mentre applichi il nastro all’esterno.
  7. Prendi una seconda striscia di KT e avvolgila attorno alla caviglia e al tendine di Achille e sopra il tallone.
  8. Dovresti provare una leggera sensazione di tensione che dovrebbe ricordarti di non muovere troppo la caviglia. La fermezza e la sicurezza di un bendaggio KT è inferiore a quella di un bendaggio ACE.

Ecco un video che dimostra come applicare il nastro kinesiologico alla caviglia.

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Dolore in Fondo alla schiena Come si Cura https://www.salutenews.eu/dolore-in-fondo-alla-schiena-cura/ Wed, 14 Mar 2018 17:13:02 +0000 http://salutenews.eu/?p=768 Articolo a cura del Dott. Franzese Michele, Centro Ryakos Il dolore alla schiena di cui soffriamo non è mai percepito a livello dorsale ,ma nella regione lombare inferiore, sacro-iliaca o glutea come nella lombalgia...

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Articolo a cura del Dott. Franzese Michele, Centro Ryakos

Il dolore alla schiena di cui soffriamo non è mai percepito a livello dorsale ,ma nella regione lombare inferiore, sacro-iliaca o glutea come nella lombalgia di origine bassa (L4-L5/L5-S1). Comunemente si parla di dolore in fondo alla schiena. Le lombalgie possono essere di origine viscerale , utero annessiale,renale,digestiva,vascolare (aneurisma dell’aorta ), psichica.

Le lesioni discali L4-L5/L5-S1 sono le principali responsabili delle lombalgie comuni quando non presentano forme di sciatalgiaLe lombalgie possono essere di origine basse di origine discale; anche se non gioca un ruolo determinante la rottura del disco provoca un cattivo funzionamento del segmento mobile e implica la sofferenza dell’articolare posteriore e del legamento interspinosa che può diventare la fonte del dolore lombare .

La lombalgia discale “vera”provoca l’irritazione delle fibre superficiali posteriore del disco e del legamento posteriore comune e :

  • Il paziente presenta episodi di lombalgia acuta o di sciatica ad intervalli;
  • Il dolore lombare può essere episodico o essere permanente e può acuirsi con la tosse , con lo starnuto , con la defecazione , con gli sforzi e movimenti bruschi.
  • Certe posizioni sono mal sopportate come altre che alleviano il dolore. La lombalgia da instabilità segmentaria consecutiva a deterioramento discale è provocata dalla modificazione della biomeccanica del segmento mobile e influisce sulle articolazioni posteriori che si deteriorano dovuto ad una sovraccarico assiale eccessivo e a torsioni eccessive.

La lombalgia bassa di origine alta prende il nome su “Sindrome della gimizione dorso – lombare “.

Le sue tre proiezioni dolorose : posteriore , anteriore e laterale e sviluppano

  • Posteriore: lombalgia
  • Anteriore : dolori psendoviscerali, pubalgia
  • Laterale: psendodolori dell’anca o pseudo-neuralgia parastesica

Indagini strumentali : Rx, RMN, Ecografia

postura corretta

Trattamenti per il dolore alla schiena

Il miglior trattamento riabilitativo consta in applicazioni di terapie strumentali e manuali.

La terapia strumentale consente un ripristino e un miglioramento del dolore, dell’ infiammazione e delle contratture.

La terapia manuale permette di migliorare la mobilità articolare, l’elasticità tessutale.

Il trattamento della prevenzione della lombalgia prevede l’esecuzione di esercizi mirati di allungamento dei muscoli della colonna vertebrale e degli arti inferiori e/o una terapia di tipo posturale mediante un trattamento globale chiamato metodo mezieres.

Molto utili risultano gli esercizi da eseguire al proprio domicilio.

In base alla sintomatologia e alla gravità vengono insegnati dal proprio fisioterapista allungamenti personalizzati e focalizzati sui distretti muscolari che stanno dando problemi di natua dolorosa e/o posturale.

Il trattamento strumentale con un alto indice di efficienza in caso di lombalgia è la tecarterapia chiamata anche terapia diatermica.

Tale strumento è una radiofrequenza che tramite uno scambio energetico interno induce la riparazione tessutale, una diminuzione del dolore, delle contratture antalgiche e dell’infiammazione.

La tecar viene eseguita integrando tecniche di tipo riabilitativo e ogni seduta dura circa 30 minuti.

Il ciclo prevede applicazioni che vanno dalle 5 alle 10 sedute in base alla gravità e all’ infiammazione.

E’ preferibile affidarsi a centri che dispongono di apparecchiature Human Tecar per avere risultati stabili, sicuri e garantiti.

Trattamenti riabilitativi : Tecar, laser yag, realease del trigger point, ionoforesi, manipolazioni, mobilizzazioni,posturologia

Stretching ed esercizi

Il muscolo piriforme corre dalla parte posteriore del femore (femore) all’osso sacro (base della colonna vertebrale). La tensione in questo muscolo è stata collegata alla disfunzione dell’articolazione sacroiliaca e anche al dolore lungo il nervo sciatico .

Per allungare i piriformi, sdraiati sulla schiena e incrocia la gamba coinvolta sull’altra. Con entrambe le ginocchia piegate, posizionare entrambe le mani insieme sotto il ginocchio dell’altra gamba (la parte inferiore della gamba), e tirare delicatamente la gamba in basso verso il petto e tieni le due cosce vicino finché non si senti tirare nell’area dei glutei.

  • Tieni premuto per 30 secondi
  • Ripetere 1-2 volte al giorno

Il muscolo Psoas Major si attacca alla porzione anteriore della colonna vertebrale inferiore (dal segmento toracico 12 al segmento lombare 5) e può limitare notevolmente la mobilità lombare quando è corto. Spesso è una delle fonti di dolore basso alla schiena nei pazienti che hanno difficoltà a stare in piedi per lunghi periodi o in ginocchio. Ininocchiatevi sul ginocchio destro e mettete il piede sinistro di fronte a voi in modo tale che l’anca sinistra e del ginocchio sono circa a novanta gradi. Ponete ora le mani sul ginocchio sinistro e spingtre il bacino in avanti fino a portare il fianco destro davanti al ginocchio destro, tenete per 30 secondi e ripetete per 3 volte .

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Quali dolori può far passare la Tecarterapia https://www.salutenews.eu/quali-dolori-puo-far-passare-la-tecarterapia/ Sun, 08 Jun 2014 14:14:01 +0000 http://salutenews.eu/?p=105 Si chiama Tecarterapia ma a volte è definita anche come Tecar o Human Tecar. E’ una tecnica per far passare il dolore e trattare stati infiammatori che fa uso di macchinari brevettati dalla Unibell...

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tecarterapiaSi chiama Tecarterapia ma a volte è definita anche come Tecar o Human Tecar. E’ una tecnica per far passare il dolore e trattare stati infiammatori che fa uso di macchinari brevettati dalla Unibell che ne detiene il nome commerciale. Alla base del principio di funzionamento c’è l’idea che “spostando” o “convogliando” energia elettrica da altre parti sane del corpo la stessa riesca a riparare i tessuti e le zone osteo-articolari danneggiate.

L’idea non è nuova,altre tecniche utilizzano energia da convogliare sulle zone infiammate per trattare dolori, ad esempio la magnetoterapia, gli ultrasuoni ecc.

Qual è la differenza tra la Tecarterapia ed i trattamenti a base di ultrasuoni?
i macchinari che utilizzano gli ultrasuoni utilizzando onde sonore ad alta frequenza agendo dall’esterno verso l’interno del corpo, la tecarterapia invece è in grado di stimolare la riattivazione del sistema circolatorio e linfatico dall’interno, accelerando così i naturali processi di auto-riparazione.

Con la tecarterapia si è in grado di stimolare il sistema circolatorio ed il sistema linfatico: esso consente di produrre un aumento locale nel sangue fornito ai tessuti, che si traduce in un aumento del calore endogeno. Senza azioni termiche che avvengano dall’esterno. La crescita della vasodilatazione localizzata legata al trattamento fa aumentare la circolazione che porta a a drenare l’edema e ad eliminare i cataboliti . Questo porta ad una rapida risoluzione dello stato di infiammazione e di conseguente dolore.

Pazienti che soffrono di allergie possono sottoporsi al trattamento di Tecarapia?
questa tecnologia non provoca reazioni allergiche.Tuttavia, alcuni pazienti potrebbero essere particolarmente sensibili alla crema conduttrice che si applica sulla pelle o ai prodotti complementari utilizzati. In questo caso, il medico deciderà la terapia alternativa più efficace.

Controindicazioni Tecar:
non ce ne sono di particolari, tuttavia la terapia è controindicata per talune categorie di pazienti, come le donne incinte, soggetti con pacemaker e coloro che utilizzano sistemi medici indossabili che fanno uso di elettronica. Anche pazienti che hanno subito interventi di osteosintesi con protesi metalliche possono sottoporsi alla tecarterapia.

Quali patologie può trattare la Tecarterapia:
questo tipo di trattamento è utile per la terapia del dolore, medicina sportiva, medicina estetica, ortopedia, reumatologia, chirurgia, ecc, ma anche a scopo preventivo, per mantenersi in forma e prevenire il verificarsi di disturbi minori.

Nella maniera specifica: lesioni alla spalla (cuffia dei rotatori), Lesioni della cuffia dei rotatori, gomito del tennista e del golfista, Capsulite adesiva, lesioni da conflitto subacromiale, Sindrome del tunnel carpale, dolore al collo e cervicale, Borsite,
Il mal di schiena, tendinite, Metatarsalgia, l’osteoartrite (da lieve a moderata).

Riferimenti:
macchinari per tecarterapia: http://www.fisiocomputer.it/it/portfolio_page/vendita-tecarterapia-tk1/
Sito Unibell: http://www.humantecar.eu/

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