Uncategorized Archives - Salute News https://www.salutenews.eu/category/uncategorized/ blog dedicato al mondo della salute e medicina Fri, 08 Jul 2022 08:53:58 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 Cistite e D-Mannosio, cosa c’è da sapere https://www.salutenews.eu/cistite-e-d-mannosio-cosa-ce-da-sapere/ Thu, 07 Jul 2022 12:06:25 +0000 https://www.salutenews.eu/?p=1196 Alcune persone sperimentano la cistite in modo continuativo o molto frequente, con episodi ravvicinati che peggiorano sensibilmente la qualità di vita di chi ne soffre. Questo perché la cistite è una patologia che se...

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Alcune persone sperimentano la cistite in modo continuativo o molto frequente, con episodi ravvicinati che peggiorano sensibilmente la qualità di vita di chi ne soffre. Questo perché la cistite è una patologia che se non viene curata adeguatamente tende a ripresentarsi con fastidiose recidive, ecco perché in generale viene trattata tramite la somministrazione di antibiotici finalizzati a combattere l’infiammazione batterica. Esiste tuttavia un rimedio completamente naturale che può aiutare a combattere gli attacchi di cistite ed ostacolarne l’insorgenza, si tratta del c.d D-Mannosio. Cerchiamo di capirne di più.

Cos’é il D-Mannosio? Perché aiuta contro la cistite?

Il D-Mannosio rappresenta un prodotto valido per la cura e il trattamento della cistite, in quelle persone che presentano fasi acute e recidive. È l’inizio di un percorso in cui sarà necessario armarsi di pazienza e perseveranza, ma che certamente porterà risultati positivi a chi lo assume con costanza e seguendo le giuste dosi consigliate. Molte persone che l’hanno provato ne parlano positivamente, ritenendo che il D-Mannosio sia molto utile per liberarsi definitivamente dei fastidi correlati alla cistite e in chiave preventiva. Ma cos’è, esattamente, questo prodotto benefico contro la cistite e perché sul lungo termine è in grado di apportare numerosi benefici? Il D-Mannosio è un zucchero semplice, costituito cioè da una sola molecola. Ciò che rende questa preziosa sostanza benefica per il benessere fisico è il fatto è la stessa è normalmente contenuta nel nostro organismo e in alcuni tipi di piante. Il D-Mannosio è molto noto proprio per la sua naturale capacità di bloccare la proliferazione dei batteri eventualmente presenti all’interno del tratto urinario, aiutando così a prevenire possibili infezioni come, appunto, la cistite. Il D-Mannosio, in particolare, evita che i batteri riescano ad attaccarsi alle pareti del tratto urinario, in questo modo bloccando eventuali infiammazioni sul nascere. Va da sé che il D-Mannosio rappresenta un valido alleato per il benessere dell’organismo in generale, perché rappresenta un valido aiuto contro le infezioni a lungo termine, preservando la salute del tratto urinario. Ma perché il D-Mannosio è così benefico e come funziona?

D-Mannosio: come funziona e perché è meglio dell’antibiotico?

Il D-Mannosio funziona come sostanza di prevenzione a infezioni del tratto urinario per via della sua naturale struttura, compatibile con le appendici filamentose di molti tipi di batteri, come ad esempio dell’escherichia Coli. Il D-Mannosio ha infatti una conformazione tale da giungere quasi interamente in vescica, dove non aderisce alle mucose del tratto urinario ma direttamente ai batteri, in questo modo ostacolandoli e prevenendo infezioni. Ciò avviene perché, attraverso l’emissione di urina, i batteri verranno espulsi direttamente insieme al D-Mannosio. L’utilità di questo prodotto ben può essere immediatamente compresa riflettendo sulla sua modalità di azione: il D-Mannosio, a differenza di ciò che fa l’antibiotico, non elimina i batteri eventualmente presenti nella vescica, ma semplicemente ne aiuta l’espulsione attraverso l’urina, accompagnandoli fuori dal tratto urinario e debellando il rischio di infezioni. Si tratta di una caratteristica positiva, che impedisce ai batteri di rafforzarsi diventando così resistenti alla capacità del D-mannosio di espellerli. Ma quali sono i batteri che risultano essere più “deboli” all’attacco del D-Mannosio? La lista è lunga, ma i principali sono i seguenti:

– Escherichia Coli
– Klebsiella
– Shigella
– Salmonella

Possibili effetti collaterali e rischi derivanti dall’assunzione del D-Mannosio

Sebbene il D-Mannosio sia un prodotto sostanzialmente naturale, esistono alcune controindicazioni o effetti collaterali legati alla sua assunzione, in primis legati al fatto che si tratta di uno zucchero. Il D-Mannosio non è infatti adatto a coloro che soffrono di diabete, perché in quanto zucchero può avere un importante impatto a livello glicemico sull’organismo. A parte questa considerazione importante, va detto che alcuni studi scientifici realizzati in tempi relativamente recenti hanno messo in rilievo che l’impatto del D-Mannosio sulla glicemia non è in realtà elevato, ragion per cui è sempre consigliabile ricorrere a un previo parere medico prima di assumere tale rimedio. Esistono poi una serie di controindicazioni legate all’uso di questa sostanza, in particolare è possibile che, in seguito all’assunzione, si presenti un leggero gonfiore con meteorismo e brevi episodi di diarrea, comunque di breve entità. In ogni caso la cistite, così come le altre infezioni che possono interessare il tratto urinario, non vanno mai sottovalutate: al primo sintomo è importante agire tempestivamente come un rimedio che agisce in chiave preventiva, il D-Mannosio al riguardo è un ottimo alleato, anche se prima di assumerlo è sempre consigliabile ricorrere al previo parere del medico, in modo da valutare se il proprio stato di salute è conforme con la sua regolare assunzione.


Dosaggio e indicazioni utili

Per ottenere risultati positivi dall’assunzione di D-Mannosio è necessario attenersi alle dosi consigliate ed evitare di assumere il prodotto a sproposito, fermo restando il necessario parere preventivo del medico prima del consumo. La posologia da seguire varia in base a diversi fattori, in primis allo scopo per cui si decide di assumerlo (ovvero quello di prevenire la cistite, curarla durante la fase acuta o contrastare l’eventuale comparsa dell’infiammazione). La posologia da seguire è anche strettamente correlata alla tipologia di D-Mannosio scelto, considerato che in commercio ne esistono diverse varietà, in molti casi differenti in ordini agli ingredienti di composizione (in alcune tipologie il D-Mannosio viene unito ad altri ingredienti aggiuntivi).

In quali casi è particolarmente indicato il D-Mannosio? Quando è consigliabile assumere il prodotto?

Il D-Mannosio è indicato sia per il trattamento e la cura di fasi acute di cistite, sia per prevenzione, in particolar modo quando l’infiammazione inizia a manifestare i primi segni di insorgenza. Il D-Mannosio infatti, come precedentemente accennato, se assunto correttamente aiuta ad espellere i batteri responsabili dell’insorgenza della cistite. Durante la fase acuta, tuttavia, ovvero di forte insorgenza dei fastidi correlati all’infiammazione (bruciore alla minzione, dolore o sangue nel tratto urinario), è necessario assumere il prodotto in modo puro, facendo attenzione a ripartire la sua assunzione in tutto il corso della giornata (in questo modo si assicurerà all’organismo la giusta dose di protezione del tratto urinario). Come suddetto la giusta posologia varia in base ai diversi casi: in caso di cistite acuta, da trattare con D-Mannosio puro, la quantità da assumere parte comunque da un minimo di 3 grammi al giorno, quantità da non consumare interamente in una sola volta ma da ripartire in sei dosi suddivise nell’arco di 24 ore. Questa posologia deve essere poi gradualmente ridotta fino a quando la sintomatologia migliora nel passare dei giorni. Per quanto riguarda la modalità di assunzione invece, il D-Mannosio va consumato rigorosamente a vescica vuota, in questo modo la distribuzione del prodotto intorno alle pareti del tratto urinario sarà assicurata. Passata un’ora dal consumo del prodotto è possibile assumere liquidi per agevolare l’espulsione dei batteri attraverso le urine. Se nel corso della notte ci si sveglia per urinare è consigliabile assumere un’altra dose di D-Mannosio, sempre puro. Il prodotto si può usare anche in fase post-acuta e in chiave preventiva, in questo caso il D-Mannosio ci può aiutare a tenere pulito l’apparato urinario e prevenire la proliferazione dei batteri. La posologia dipende dai casi e dalla tipologia di D-Mannosio scelta, anche in questo caso è fondamentale il previo parere medico prima dell’assunzione.

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Sanificazione ambientale: di cosa si tratta e come funziona https://www.salutenews.eu/sanificazione-ambientale-di-cosa-si-tratta-e-come-funziona/ Sun, 21 Feb 2021 07:11:00 +0000 https://www.salutenews.eu/?p=1127 Piuttosto di frequente, nel corso degli ultimi tempi, per colpa della pandemia, si sente parlare di sanificazione ambientale. Un argomento discusso praticamente a ogni livello che si è trasformato in una procedura di carattere...

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Piuttosto di frequente, nel corso degli ultimi tempi, per colpa della pandemia, si sente parlare di sanificazione ambientale. Un argomento discusso praticamente a ogni livello che si è trasformato in una procedura di carattere assolutamente ordinario, che deve essere svolta in numerose tipologie di aziende o industrie.

Proviamo a capire prima di tutto che cosa voglia dire questo termine e quali siano le principali differenze rispetto alle usuali operazioni di pulizia. Per chi è alla ricerca di sanificazioni ambientali a Roma, la cosa migliore da fare è quella di affidarsi solo ed esclusivamente ad aziende che siano qualificate e certificate, esattamente come Gsc servizi, che è in grado di mettere a disposizione della clientela un’ampia gamma di servizi, che fa della versatilità e dell’efficienza le sue principali caratteristiche.

Le differenze con pulizia, disinfezione e detersione

Si parla di pulizia per identificare quelle operazioni che hanno come obiettivo l’eliminazione di tutto lo sporco che si può notare a occhio nudo, ma anche di macchie e polvere che si stagliano sulle superfici. È chiaro che questa attività prevede l’impiego di sapone, acqua, ma anche comuni prodotti di detersione, oltre che specifici macchinari meccanici.

Diverso è ancora il concetto di detersione, ma anche di disinfezione. Se i prodotti detergenti non fanno altro che eliminare tutto lo sporco e provvedere a una maggiore igienizzazione, i prodotti disinfettanti devono essere utilizzati con l’intento di diminuire il più possibile i rischi derivanti dalla moltiplicazione di virus, funghi e batteri.

La disinfezione, quindi, ha come scopo principale quello di eliminare il più possibile microrganismi, pure patogeni, che si trovano all’interno di un certo ambiente, utilizzando ogni tipo di strumento e prodotto specifico che sia adatto all’uso.

Il significato di sanificazione

Nel momento in cui si fa riferimento alla sanificazione, invece, si parla di tutto quel gruppo di attività e operazioni che, da un lato, includono operazioni di disinfezione e pulizia, ma dall’altro mirano a far diventare il più salubri possibili gli ambienti in cui vengono eseguite, migliorando le condizioni del microclima ambientale.

La sanificazione ai tempi del Covid

In questo senso, è importante seguire le linee guide che sono state diffuse da parte del Ministero della Salute, già a febbraio dello scorso anno, visto che tutte le operazioni di sanificazioni devono tendere a rispettare le indicazioni che sono arrivate dall’Organismo Mondiale della Sanità e dell’Istituto Superiore della Sanità.

Per quanto riguarda la sanificazione di ogni tipo di ambiente, dal Ministero della Salute è arrivata l’indicazione di utilizzare solo ed esclusivamente dei prodotti ben determinati. Tra questi, non deve mai mancare l’ipoclorito di sodio diluito allo 0,1%, ma anche l’alcol etilico, che deve essere caratterizzato da una concentrazione pari al 75%.

È chiaro che la sanificazione ambientale ha come obiettivo principale quello di eliminare qualsiasi tipo di rischio legato al Coronavirus, mettendo in sicurezza chi lavora in quello specifico spazio. Quindi, tutte queste operazioni mirano a rimuovere qualsiasi carica microbica e virale presente in tali ambienti, rispettando determinati standard che sono stati stabiliti dalle autorità sanitarie.

Durante la primavera dello scorso anno, tutte queste operazioni venivano ritenute come fondamentali ed estremamente urgenti. Al giorno d’oggi, al contrario, si devono considerare come delle attività che fanno parte della manutenzione di pulizia ordinaria, da svolgere in base a quanto previsto dalle attuali normative, ovvero in modo costante, periodicamente.

Proprio per questo motivo, le attività di sanificazione degli ambienti lavorativi, per eliminare o ridurre al minimo i rischi derivanti dal Coronavirus, devono essere sempre portate a termine sfruttando non solo prodotti ben specifici, ma anche da personale certificato e qualificato. In questo senso, mettendo in sicurezza il luogo di lavoro, si permette ai lavoratori di operare in un contesto più pulito e salubre, migliorando concentrazione e produttività.

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Come mantenere l’Abbronzatura su Viso e Corpo https://www.salutenews.eu/come-mantenere-labbronzatura-su-viso-e-corpo/ Thu, 17 Sep 2020 19:47:56 +0000 http://salutenews.eu/?p=68 L’estate sta per finire, i segni però del suo passaggio sono evidenti sul nostro corpo. La pelle è ancora abbronzata, liscia, abbiamo un aspetto salutare e luminoso, proprio per questo vorremmo prolungare l’effetto il...

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L’estate sta per finire, i segni però del suo passaggio sono evidenti sul nostro corpo. La pelle è ancora abbronzata, liscia, abbiamo un aspetto salutare e luminoso, proprio per questo vorremmo prolungare l’effetto il più a lungo possibile. Vi ricordiamo comunque di non eccedere mai nell’ esposizione solare, mettere sempre una crema protettiva e non andare in spiaggia nelle ore calde, dalle 11 alle 15. Il rischio è quello della formazione di lentigo solari, ovvero macchie sulle mani e sul viso di colore marrone.

Come fare per mantenere la tintarella? Cerchiamo di dare qualche consiglio.

Innanzitutto non è vero che una pulizia del viso toglie l’abbronzatura, nemmeno uno scrub profondo, ci vorrebbe un peeling chimico per togliere il primo strato di epidermide, ma non è il nostro casa.

abbronzatura

Per mantenere più a lungo l’abbronzatura i prodotti da utilizzare devono essere olii a base di jojoba, mallo di noce e carota. Vanno utilizzati tutte le sere sul viso e sul corpo, facendo attenzione che siano al 100% vegetali e che non contengano siliconi, oli minerali o paraffina (date un’occhiata all’ Inci del prodotto). Noi consigliamo le GOCCE MAGICHE di Collistar che costano poco e sono fantastiche.

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Vanno bene anche le creme antiossidanti alle vitamine C, E e B5 al burro di karité, agli aminoacidi o al collagene.
Una buona idea per mantenere a lungo la tintarella è l’uso delle creme autoabbronzanti, prodotti sicuri contenenti il Dihydroxyacetone DHA (un derivato della canna da zucchero) che vanno applicati su viso e corpo due-tre volte alla settimana così da avere un bel colorito senza dover ricorrere alle lampade Uva. Il tutto a patto che la pelle sta ben idratata perché questi prodotti tendono ad accumularsi nelle zone più secche come ginocchia e gomiti creando un brutto effetto a macchie. E’ anche importante, nel caso si usino gli autoabbronzanti, un certo tipo di esperienza. La quantità giusta da utilizzare e l’uniformità nello spalmarli. Fate quindi prima una prova su una parte non visibile del vostro corpo.

Per l’acquisto di questo tipo di creme controllate sull’ etichetta la percentuale di presenza del Dha che varia dal 2,5 al 10%, ovviamente più è alto questo parametro, maggiore sarù l’effetto abbronzante.

Autoabbronzanti cosa sono

Il sole fa sempre più paura. Le sue radiazioni, complice l’assottigliamento della barriera dell’ozono, mettono spavento agli amanti della tintarella che cercano delle alternative per apparire abbronzati senza bisogno di prendere il sole. Oppure vogliono mantenere a lungo l’abbronzatura anche dopo che è finita la bella stagione

La soluzione c’è, si possono utilizzare gli auto abbronzanti o “self tanner” come dicono gli inglesi. In Usa sono un fenomeno di massa tanto che le sorelle Kardashian hanno lanciato una linea di prodotti di questo genere. In Italia un fanatico utilizzatore è invece Renzo Arbore che da sempre ha sostituito il sole con le creme abbronzanti per avere una pelle dorata.

Di cosa si tratta. Sono prodotti che contengono Diidrossiacetone DHA, sostanza derivata dalla canna da zucchero utilizzata con la fermentazione della glicerina.

Come utilizzarli: è bene fare un scrub del viso prima del loro uso. Applicarlo non è cosa semplice, soprattutto nelle parti meno facili da raggiungere, come la zona posteriore di gambe e braccia e intorno alle articolazioni, dove il prodotto tende ad accumularsi, cioè in corrispondenza di gomiti, ginocchia e caviglie. Per far sì che il colore non si concentri troppo in alcune zone lasciandone scoperte altre, è bene stendere l’autoabbronzante con un massaggio attento, provando la giusta quantità su una piccola porzione del corpo. Per il viso, va usata uno noce di prodotto da passare con cura anche sul collo, per evitare stacchi.

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  • Auto abbronzante Nature’sin offerta su Amazon, si tratta di gocce per il viso. basta applicarne una quantità minima per avere un’invidiabile tintarella che non lascia odore.
  • Pocket Sun, ottima crema auto abbronzante da usare su viso e corpo, vedi i dettagli della promozione.
  • Una texture confortevole in gel che abbronza subito il viso. Non contiene filtri solari Rougj+ PhysioBronze Extreme Abbronzante Viso (€ 20 acquistabile in farmacia).
  • Una soluzione che preserva anche l’idratazione? Super Soin Autobronzant Hydratant Corps di Sisley con attivi come l’estratto di viola selvatica (€ 87,50).
  • Dedicate a chi non ama le texture classiche. Le Salviettine Autoabbronzanti di Comodynes, sono composte di fibre naturali, senza parabeni e dermatologicamente testate (€ 11,80).
  • Contiene un’alta percentuale d iDiidrossiacetone che permette di ottenere un colore più intenso: Brilliant Bronze Self-Tanning Emulsion di Shiseido effetto luminosità (€ 28).
  • Senz’alcool, profumi e parabeni, Mousse pHenomenal di Vita Liberata contiene non solo Dha, ma anche preziosi estratti d’alghe e lamponi per colorare senza seccare (€ 39,90 da Sephora).

Auto abbronzanti per il corpo in commercio:

Il nostro consiglio va per le GOCCE ABBRONZANTI di Collistar, il migliore per rapporto prezzo. Sono buoni anche:

  • Lavera autoabbronzate, lo trovate per l’acquisto qui contiene olio di Macadamia Bio e preziosa Bio di girasole 
  • Abbronzatura spray:basta vaporizzare la sua texture finissima direttamente sulle gambe e lasciarla asciugare (un attimo!) per ottenere subito un “collant” ambrato e luminoso, come fosse seta. FONDO TINTA per gambe di PUPA è un fondotinta per il corpo dotato anche di un altro plus interessante: dura per ore grazie al suo esclusivo effetto no transfer.

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Depressione a Chi rivolgersi https://www.salutenews.eu/depressione-a-chi-rivolgersi/ Tue, 01 Aug 2017 14:47:38 +0000 http://salutenews.eu/?p=645 Si tende a considerare il disturbo depressivo come uno stato di disagio che miscela tristezza, malinconia, sfiducia in se stessi, perdita di stimoli e altri fenomeni, come un momento che si cura da se:...

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Si tende a considerare il disturbo depressivo come uno stato di disagio che miscela tristezza, malinconia, sfiducia in se stessi, perdita di stimoli e altri fenomeni, come un momento che si cura da se: nulla di più sbagliato! Conosciuta a livello clinico come depressione endogena o unipolare o ricorrente o clinica o depressione maggiore  è una seria patologia psichiatrica per risolvere la quale, c’è bisogno dell’intervento di uno specialista.

Un suggerimento utile è quello di approfondire all’interno del  sito internet www.studio-santini.it di cosa si tratta e avere i riferimenti per potersi rivolgersi ad un capace psicologo per essere aiutati a trovare la soluzione di questo disturbo che origina una infermità invalidante.

depressione

A chi rivolgersi

il primo passo da effettuare è quello di chiedere aiuto al proprio medico, quello della mutua. E’ lui che può darvi le indicazioni primarie ed indirizzarvi verso i centri giusti, anche mutuabili. Altrimenti in molte città ci sono i Dipartimenti di Salute Mentale specializzati in questi tipi di patologie. Ad esempio il Policlinico Umberto I a Roma in Viale del Policlinico, 155 oppure il Dipartimento di Scienze Neurologiche a Firenze in Piazza S. Marco, 4 o ancora a Napoli la seconda Università in Via Santa Maria di Costantinopoli, 104 .

La terapia psicologica

La depressione  non è uno stato che si riesce a curare da soli e per rimettere le cose al loro posto è necessario avvalersi dell’aiuto di uno specialista in grado di decifrare le dinamiche comportamentali che verranno decifrate nel corso di sedute che permetteranno al medico di stilare una precisa diagnosi.

Rivolgendosi ad uno psicologo si otterrà l’aiuto necessario che si svilupperà attraverso una specifica terapia a base di farmaci antidepressivi che, in parallelo con della psicoterapia, assicureranno la progressiva guarigione. Ricordiamo che lo psicologo non può prescrivere farmaci per la depressione.

Per quanto concerne la tempistica, nessuno è in grado di stabilirla con certezza perché il decorso di questa malattia varia da individuo ad individuo a seconda di molte componenti altamente soggettive. Si è parlato di una psicoterapia di supporto a buona ragione: infatti, l’uso a lungo termine di alcune sostanze contenute negli antidepressivi può addirittura provocare il peggioramento dei sintomi.

E’ un disturbo dell’umore che si può manifestare in un episodio singolo transitivo (episodio depressivo) oppure un di un vero proprio stato di malessere che condiziona la qualità della propria vita (disturbo depressivo maggiore) con patologie connesse come l’iperglicemia psicologica dovuta all’assunzione eccessiva di zuccheri. E’ possibile riconoscere questo stato identificando la gravità dello stesso,  verificando quanti e quali sintomi sono presenti.

Come capire se è depressione

Uno psicologo può indicarvi se soffrite di depressione analizzando i vostri sintomi, ma se volete capire se è il caso di rivolgersi ad uno specialista è sufficiente elencare se siete colpiti da uno o più di questi malesseri:

  •  umore triste e malinconico per la maggior parte della vostra giornata;
  •  apatia verso tutte le attività che svolgete;
  •  agitazione nervosa;
  • senso di spossatezza e astenia;
  • attacchi di panico;
  • perdita del sonno o, all’inverso, ipersonnia;
  • calo di peso (ovviamente se non state seguendo una dieta);
  • appetito variabile (aumento o diminuzione);
  • difficoltà di concentrazione, abulia parziale;
  • disturbi psicosomatici;
  • senso di inquietudine, disistima, pessimismo, vittimismo, tendenza ad isolarsi, sedentarietà, senso di vuoto, sensi di colpa, angosce, pessimismo, pensieri di morte e suicidio.

Se vi siete riconosciuti in qualcuno di questi sintomi, forse è giunto il momento di prendere dei provvedimenti atti a migliorare la qualità della vostra vita. Rivolgetevi ad uno psicologo, psicoterapeuta che vi possa aiutare. Anche le AUSL della vostra zona hanno psicologi con la mutua, gratuiti, il problema è che la lista di attesa spesso è lunga e si da’ la priorità ai casi piú difficili.

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Rimedi Naturali per le Mestruazioni Dolorose https://www.salutenews.eu/rimedi-naturali-per-le-mestruazioni-dolorose/ Fri, 16 Oct 2015 14:31:23 +0000 http://salutenews.eu/?p=354 Se per molte donne i giorni del ciclo mensile arrivano e passano senza gravi fastidi, per tante altre essi rappresentano un vero e proprio incubo dal quale non si scappa: i dolori associati alle...

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Se per molte donne i giorni del ciclo mensile arrivano e passano senza gravi fastidi, per tante altre essi rappresentano un vero e proprio incubo dal quale non si scappa: i dolori associati alle mestruazioni possono essere talmente forti da risultare invalidanti e compromettere le normali attività quotidiane, in casa e al lavoro. Ecco alcuni consigli da parte di Anna curatrice del sito http://www.mestruazioni.eu

Cause e sintomi delle mestruazioni dolorose

La dismenorrea (nome ginecologico con cui si indicano le mestruazioni dolorose), riguarda un’alta percentuale di donne, la metà circa dell’intera popolazione femminile che abita il pianeta, anche se intensità e durata differiscono da un soggetto ad un altro. Il disturbo si presenta con mal di pancia e di schiena (soprattutto nella parte bassa), nausea, vomito, diarrea o stitichezza, mal di testa, stanchezza, dolenzia al seno e alle gambe (soprattutto senso di pesantezza), inappetenza. I crampi che accompagnano l’arrivo del ciclo (i giorni peggiori sono in genere i primi due), originano dall’endometrio, ovvero dalla parete che riveste l’utero e che durante le mestruazioni produce una gran quantità di prostaglandine, le quali, quando sono davvero troppe, generano contrazioni molto forti e dolorose.

Alla principale causa riconosciuta di dismenorrea, si associano poi altri fattori più o meno rilevanti, sia di natura psicologica che ambientale, come lo stress, il cambio di stagione, un viaggio, il cambiamento delle normali abitudini di vita, un alterato ritmo sonno-veglia ecc., gli stessi che, dato il delicato e sensibilissimo equilibrio che regola il ciclo mestruale, sono spesso responsabili di altre alterazioni frequenti, come l’amenorrea (assenza di flusso).

rimedi_mestruazioni

Come affrontare la dismenorrea? Quali sono le migliori strategie per alleviare i fastidi e non compromettere la quotidianità? Fortunatamente i rimedi sono molti e di vario tipo. La maggior parte delle donne colpite da dismenorrea di solito si limita ad assumere un analgesico da banco, ma esistono anche validi ed efficaci prodotti naturali da cui poter ottenere ottimi risultati: vediamo quali.

Rimedi naturali contro i dolori mestruali

I migliori rimedi naturali per combattere ed alleviare i dolori mestruali si trovano in erboristeria. Per quanto riguarda oli e creme, si può provare con quelli a base di:

  • capsaicina, un alcaloide ricavato dal peperoncino;
  • mentolo, principio attivo della menta piperita noto per le evidenti virtù rinfrescanti, lenitive e distensive (oltre che per l’inconfondibile buon profumo);
  • arnica, una pianta medicinale largamente utilizzata in ambito erboristico per le sue numerose proprietà benefiche sull’organismo.

I suddetti oli e creme, se delicatamente e a lungo massaggiati sul ventre e sugli arti inferiori, aiutano ad alleviare il senso di gonfiore, di ritenzione e la tensione tipici del periodo mestruale.
Altrettanto utili in caso di dismenorrea si rivelano tisane, decotti ed infusi come quelle che di seguito proponiamo.
Procuratevi un cucchiaio di camomilla e 25 gocce di calendula TM (trovate tutto in erboristeria). Mettete la camomilla in infusione in una tazza di acqua bollente, dopo 45 minuti filtrate e aggiungete le gocce di calendula TM. Bevete una tazza di questo infuso ogni sera a partire da 10 giorni prima del previsto arrivo delle mestruazioni e proseguite finché non saranno terminate.
Per un’altra tisana procuratevi: 35 gr. di foglie di Achillea Millefoglie, 20 gr. di parti aeree della Borsa del pastore, 35 gr. di foglie di Melissa e 20 gr. di parti aeree di Equiseto (trovate tutto nelle erboristerie più fornite). Mettete 50 grammi della suddetta miscela in un litro di acqua bollente e lasciate in infusione per circa 10 minuti. Filtrate la tisana e bevetene una tazza 3 volte al giorno.

Un’altra valida tisana infine, si prepara con 40 gr. di parte aeree di Anserina, 30 gr. di radici di Piscidia e 30 gr. di corteccia di Viburno. Mettete in un litro di acqua bollente 50 grammi della suddetta miscela, lasciate in infusione per 10 minuti, filtrate e bevetene una tazza 3 volte al giorno.

Un altro efficace rimedio naturale contro la dismenorrea è quella di intervenire sull’alimentazione e, nel caso ce ne fosse bisogno, arricchirla con nutrienti in grado di agire positivamente sull’andamento del flusso. Una carenza di ferro, vitamina B6 e magnesio infatti, può portare ad un peggioramento sostanziale sia della sindrome premestruale che del ciclo vero e proprio, quindi è opportuno fare in modo che a tavola non manchino mai alimenti come riso, pasta, banane, pane, fagioli, noci, carne e pesce (in particolare merluzzo, olio di fegato di merluzzo e salmone).
E che dire della classica e sempre cara borsa dell’acqua calda? Si tratta probabilmente del più vecchio e conosciuto “rimedio della nonna”, semplice quanto efficace: il calore, facendo affluire più sangue all’utero, riduce i crampi, rilassa la muscolatura e favorisce un generale miglioramento della situazione. Oggi si possono trovare in commercio alternative più moderne ed ecologiche alla boule: i Comfypac, cuscinetti caldi riempiti con noccioli di ciliegia e i Corn Bag Critters, sacchetti di mais da riscaldare nel forno a microonde. Anche il movimento giova ad un miglioramento della dismenorrea. L’attività fisica, si sa, fa bene un po’ a tutto, mestruazioni comprese: la maggior produzione di endorfine che essa comporta infatti, alza sensibilmente la soglia del dolore favorendo, tra l’altro, un ciclo più regolare e “dolce”. Utilissimi in tal senso anche lo yoga, disciplina completa e “armonizzante” di corpo e mente, o semplici esercizi di rilassamento, che se eseguiti con costanza e nella maniera corretta, non tarderanno a portare risultati soddisfacenti.

agopuntura

Ridurre i dolori mestruali con i rimedi naturali: l’agopuntura

Un capitolo a parte merita infine l’agopuntura, ramo della medicina cinese da tempo conosciuto e apprezzato anche in Occidente. L’agopuntura è una materia complessa, che tende dapprima a risalire e a studiare l’origine di un problema allo scopo di trovare la giusta cura; nella medicina orientale, il dolore scaturisce sempre da un’ostruzione del flusso regolare di energia (qi) e sangue, pertanto la dismenorrea dipende da un’alterazione della fisiologia del mestruo.

Ciò vuol dire che l’agopuntura non contempla un solo ed unico approccio per affrontare il problema, bensì diversi. La valutazione, con relativa terapia, di quale sia quello più giusto di fronte al singolo caso specifico, non può che spettare all’esperto. Per questa ragione, se decidete di affidarvi all’agopuntura per curare un problema di dismenorrea (o qualunque altro), assicuratevi che si tratti di mani serie e responsabili.

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