L’importanza dell’elettrocardiogramma per individuare Cardiomiopatia in chi fa Sport
Il famoso certificato medico per attività sportive non agonistiche, non solo è obbligatorio in Italia, ma è fortemente consigliato per evitare problematiche più serie. Il medico di medicina sportiva esegue un elettrocardiogramma a 12 derivazioni ed ECG sotto sforzo che già consente una prima analisi circa la valutazione di sofferenza della Cardiomiopatia ipertrofica, MCI, malattia genetica che interessa il cuore, prima causa di morte negli Stati Uniti per i giovani atleti. Questa patologia è caratterizzata da ipertrofia asimmetrica del ventricolo sinistro, in genere coinvolge il setto, ma quasi tutti i segmenti del miocardio possono essere coinvolti.
In Italia, l’ introduzione negli ultimi 25 anni dell’ECG a 12 derivazioni nel programma di screening per la partecipazione all’attività sportiva ha permesso di abbassare notevolmente il tasso di morte improvvisa negli atleti affetti da MCI, dal momento che il semplice ECG a riposo evidenzia anomalie fino al 95% dei casi nei soggetti affetti da questa malattia, che possono quindi essere prontamente esclusi dalle competizioni sportive agonistiche.
La cardiomiopatia ipertrofica una malattia geneticamente eterogenea derivante da mutazioni di proteine sarcomeriche, caratterizzata da inappropriata ipertrofia miocardica (senza eziologia identificabile), fibrosi interstiziale, architettura diisorganizzata del miocardio con compromissione delle prestazioni del ventricolo sinistro. Questa condizione , geneticamente ereditaria, tende ad affliggere i pazienti di tutte le età.
L’identificazione dei pazienti affetti da Cardiopatia ipertrofica è ancora una sfida. La fisiopatologia della malattia è complessa a causa dello stato ventricolare sinistro, della disfunzione diastolica, di ischemia e ostruzione che può essere coesistente nello stesso paziente.
I medici possono inizialmente sospettare che il paziente sia afflitto da questa patologia a causa della presenza di un soffio al cuore, di una storia familiare positiva, di nuovi sintomi o del pattern anormale dell’elettrocardiogramma che mostra ipertrofia ventricolare sinistra e onde Q anomale.Successivamente viene di solito eseguito un ecocardiogramma.
Il Doppler pulsato a livello polmonare mitrale e viene utilizzato per valutare la presenza e il grado di disfunzione diastolica. Quasi tutti i pazienti con MCI presentano un certo grado di disfunzione diastolica ventricolare sinistra.
I test genetici:
La diagnosi di Cardiopatia risulta più semplice e affidabile mediante un ulteriore esame clinico e strumentale utile nella maggior parte dei pazienti adulti affetti da questa patologia. Pertanto, in pazienti con diagnosi certa clinica, il test genetico rappresenta l’ultima conferma diagnostica.
Fonte: http://www.cardiovascularultrasound.com/content/8/1/7