Sintomi malattia di Crohn
Si tratta di una particolare infiammazione cronica il cui oggetto non è altro che l’intero canale alimentare: si va quindi dalla bocca fino all’ano, ma che ha nell’intestino tenue e nel colon le sue parti focali. Questa malattia comporta nella stragrande maggioranza dei casi dei disturbi particolarmente intensi all’intera parete intestinale.
Si tratta di una malattia che non ha in realtà un vero e proprio standard a proposito dei soggetti che vengono colpiti: si va da persone molto giovani (con età compresa tra 20 e 25 anni) fino ad persone più anziane, oltre i 65 anni. In ogni caso, si può verificare anche tra i bambini e perfino tra gli adolescenti.
Sintomi malattia di Crohn
Come si può facilmente intuire la malattia di Crohn, da non confondere con la sindrome di Crouzon, che può essere curata con un’operazione presso il reparto maxillo facciale, o la sindrome di Cushing, si manifesta soprattutto con dolori che vanno a colpire la parete addominale, spesso accompagnati da febbre e diarrea.
La malattia di Crohn può essere acuta o cronica. Per parlare di un decorso cronico, i sintomi devono durare almeno sei mesi, possono comunque scomparire temporaneamente del tutto e tornare dopo un certo periodo. Dopo un anno di tregua, il rischio di recidiva è ancora intorno al 30 per cento, dopo due anni di “non sintomo” è già in aumento del 70 per cento.
I tipici segni di malattia di Crohn sono le fistole presenti nella zona anale. Inoltre diarrea , dolore addominale e perdita di peso per più di sei settimane possono essere altri segnali. La diarrea deve verificarsi solitamente 3-6 volte al giorno, nella maggior parte dei casi senza sangue. Il dolore che di solito si verifica in basso a destra è simile a quello che si ha con le coliche addominali, tipo appendicite. Anche una lieve febbre è tipica e, di conseguenza è presente un malessere generale. La perdita di peso è causata dal basso appetito.
Rispetto alla colite ulcerosa, che colpisce soprattutto il retto, la malattia di Crohn si estende per l’intera via alimentare: inoltre, nel primo caso spesso l’intervento chirurgico è risolutore e permette di tornare ad una vita normale, mantenendo però l’evacuazione naturale.
Questi altri sintomi possono verificarsi di fuori del tratto digestivo:
-Artrite
-Cambiamenti della pelle (ad esempio, l’ispessimento)
-Piccole Ulcere della bocca
-Infezioni agli occhi (per esempio, uveite, cheratite)
-Osteoporosi
-Epatite.
CAUSE
Per il momento non si è ancora scoperta l’origine di tale malattia ed è un fattore notevolmente limitante per la ricerca di farmaci e cure che possano tenere sotto controllo i dolori. Per le conoscenze attuali, si può affermare come la malattia di Crohn non sia contagiosa e non venga provocata da parte di particolari alimenti.
In via generale parrebbero esserci delle interazioni a livello genetico, vista anche la comprovata e documentata associazioni con malattie genetiche come la sindrome di Turner o autoimmuni.
In realtà, la predisposizione genetica di un parente stretto potrebbe essere certamente la causa della nascita della malattia.
CURA
Per il momento, tutte le terapie si attuano a livello farmacologico ed hanno come obiettivo quello di ridurre il più possibile l’avverarsi di complicanze ed effetti collaterali.
Tra i farmaci che vengono maggiormente impiegati per contrastare la malattia di Crohn troviamo cortisone, antibiotici, mesalazina e immunosoppressori, mentre quelli di ultima generazione sono capeggiati dall’infliximab, impiegato in pianta stabile a livello europeo ormai da un quadriennio e con un’efficacia stimata intorno al 60-70% quando le terapie tradizionali sono risultate inutili.